lunedì 30 maggio 2016

MORIRE DI SFRATTO: QUANDO IL VALORE DI UNA VITA VALE MENO DI UN AFFITTO



                                                                                       
Chi e dove sono i barbari? Habassi è stato torturato a morte perché non pagava l'affitto, da due benestanti barbari parmigiani. Ma la consapevolezza di vivere in mezzo ai barbari ci viene data dalle mezze frasi, dalle giustificazioni, dalla mancanza di pudore di chi prova a giustificare, di chi cerca attenuanti, di chi getta fango su chi ormai non si potrà più difendere.
Tempi barbari dunque, dove il maggior quotidiano cittadino non perde occasione per fare le sue sporche speculazioni politiche diffondendo a più riprese la voce che la vittima era un occupante abusivo, nonostante ciò non sia vero, in quanto chi è moroso non è un occupante abusivo. Dobbiamo dunque porci l'interrogativo se i responsabili di questo atroce omicidio siano solo quelli che attualmente sono in carcere o se, con diverse gradazioni, ce ne siano anche altri. Pensiamo ad esempio a tutti i politici che parlano di rispetto dei nostri valori, della superiorità della nostra cultura rispetto alle altre, e poi si disinteressano sempre più dell'emergenza casa, del fatto che migliaia di persone sono costrette a vivere per strada. Dove sono dunque i nostri valori? Nel salvare le banche e abbandonare le persone?

E pensiamo anche a chi, in questa drammatica situazione, si adopera per far passare l'idea che quattro mura valgano più di una vita; a chi soffia sulla fiamma dell'odio razziale e soprattutto verso i poveri. Siamo sempre più preoccupati di erigere barriere e fossati, di controllarci con telecamere e dispositivi, ma cosa stiamo in realtà difendendo? Di sicuro non la nostra umanità.
Pensiamo dunque alla violenza quotidiana della nostra società, e pensiamo se e quanto questa triste vicenda sia figlia anche della retorica marcia che ci vuole padroni a casa nostra, sempre più soli a difenderci da un assedio che è prima di tutto nella nostra testa.
Forse allora ci renderemo conto che i barbari di cui dobbiamo avere paura non sono fuori, ma dentro di noi. Speriamo dunque che la prossima volta che sentiremo invocare ruspe per distruggere abitazioni, che sentiremo discorsi razzisti e populisti sull'autobus o al bar, che ci riscopriremo a cercare giustificazioni ad atti ingiustificabili sappiamo individuare il barbaro, e reagire in maniera umana e degna.

RETE DIRITTI IN CASA ASSEMBLEA ANTIRAZZISTA E SPORTELLO CASA MARTEDÌ H:18:30 IN CASA CANTONIERA OCCUPATA IN VIA MANTOVA 24

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